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Romanico a Robbio

Robbio, tappa della Via Francigena, vanta notevoli esempi di architettura romanica. La Chiesa di San Valeriano, situata sulla “Via Reale” diretta a Rosasco, è un antico priorato cluniacense fondato tra il 1068 e il 1095 sul luogo di una più antica chiesa dedicata a Sant’Andrea . Nel suo periodo di massimo splendore, il monastero era generosamente supportato da donazioni terriere imperiali e feudali. Tuttavia, a partire dal tardo XVI secolo, gli edifici monastici annessi subirono la distruzione. La chiesa stessa, nel corso dei secoli Sette e Ottocento, subì il crollo del transetto e fu trasformata in un edificio agricolo, seppur mantenendo la sua integrità interna. Dopo un lungo periodo di abbandono, nel 1967 i proprietari cedettero il complesso alla chiesa parrocchiale, consentendo poi un restauro che restituì alla chiesa il suo antico splendore architettonico e l’utilizzo dello spazio.

La Chiesetta di San Pietro, restaurata nel 1960 per ripristinarne l’aspetto originale, è un gioiello dell’architettura romanica datato tra il 1125 e il 1150. Conserva affreschi cinquecenteschi attribuiti a Tommasino da Mortara. Questo edificio riflette l’abilità delle maestranze lombarde operanti nella padania nord-occidentale, probabilmente le stesse dell’abbazia cluniacense di San Valeriano,, sebbene il campanile sia stato innalzato in epoca successiva, nel 1884. Documenti del XIII secolo attestano la presenza di un ospitale nelle vicinanze, denominato “Hospitale quod est iuxta portam S. Petri de Rodobio”, che serviva i pellegrini in viaggio lungo la Via Francigena